Furore è uno dei luoghi più sorprendenti della Costiera Amalfitana, un piccolo borgo sospeso tra cielo e mare che conserva intatta la sua anima autentica. Lontano dal turismo di massa, regala ai visitatori scorci di rara bellezza, sentieri che si arrampicano tra i vigneti e silenzi che profumano di salsedine e macchia mediterranea.
Il celebre Fiordo di Furore è il suo simbolo: una profonda insenatura scavata dal mare tra alte pareti rocciose, con un minuscolo borgo di pescatori e un ponte scenografico che domina la baia. È uno dei luoghi più fotografati della Costiera, dove l’acqua assume sfumature di verde e turchese.
Chi ama camminare può percorrere il Sentiero degli Dei, che parte dalla vicina Agerola e attraversa panorami spettacolari fino a Positano. Altri itinerari si snodano tra i terrazzamenti coltivati e le antiche mulattiere che collegano i borghi costieri.
A breve distanza si trovano Amalfi, con la sua cattedrale maestosa e il fascino delle stradine lastricate, Ravello, raffinata e panoramica con i giardini di Villa Rufolo e Villa Cimbrone, e Positano, con le sue case color pastello adagiate sulla scogliera.
La zona è rinomata anche per la sua tradizione enogastronomica: le Cantine Marisa Cuomo, arroccate sui pendii di Furore, producono vini celebri nel mondo grazie al microclima unico e alla passione della famiglia che le guida. I ristoranti locali propongono piatti di mare, pasta fresca, limoni profumati e dolci tipici come la delizia al limone.
Furore e la sua costa sono un invito a rallentare, respirare e lasciarsi incantare da un paesaggio che, come scrisse Alfonso Gatto, “ha la rosea vaghezza dei poggi che scendono al mare in isole, ville e accanto alle chiese”.